C.I.R.M. (TMAS)

Archivio dei tag sicurezza in mare

La telemedicina di bordo celebra in via telematica

Il convegno per gli 85 anni del CIRM rimpiazzato da un webinar in attesa dell’evento di novembre

di Angelo Scorza

www.ship2shore.it

Si sarebbe dovuto tenere a Roma l’evento di celebrazione dell’85° anniversario dall’inizio delle attività del Centro Internazionale Radio Medico (C.I.R.M.); una serie di iniziative – tra cui il libro celebrativo ‘Gli 85 Anni del C.I.R.M.’, realizzato grazie ad un generoso contributo di ITF Trust – che sarebbero dovute culminare in un convegno nel prestigioso Auditorium nella sede dell’EUR del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’incontro congressuale – precisa il C.I.R.M. – peraltro è solo rimandato al 18 novembre prossimo, in occasione di un altro importante anniversario, il 100° della prima licenza al mondo di assistenza radio-medica marittima. 

Ma il centro di assistenza in remoto, la cui Fondazione è presieduta dal Prof. Francesco Amenta, non intende venire meno al proprio impegno e dunque per il 7 aprile ha realizzato un webinar dedicato allo stato attuale e alle prospettive future dell’assistenza medica in mare, dalle 18:00 per terminare alle 20:45. Orari ‘strani’ ma simbolici, per fare culminare l’evento alle 20:15, ora in cui il C.I.R.M. (era il 7 aprile del 1935) ha ricevuto la prima richiesta di assistenza medica dal piroscafo Perla, in navigazione nell’Oceano Atlantico a largo di Dakar, per il proprio fuochista, paziente numero 1, primo di 103.689 ammalati o infortunati curati fino ad oggi a bordo di navi in navigazione; e per la conclusione alle 20:35, ora in cui è partita la prima risposta di assistenza radio-medica italiana.  

In questa ‘fase calda’, il C.I.R.M. ha confermato l’impegno ad essere sempre in prima linea nel fornire assistenza gratuita a tutte le donne e uomini di mare, nel caso creando vari poster, che vanno dal corretto utilizzo delle mascherine alla pulizia degli ambienti di bordo, ed alla condivisione degli spazi di bordo (in italiano ed inglese), inoltrati a tutte le compagnie che ce ne fanno richiesta, oltre ad una e-mail dedicata appunto al Virus Covid-19 (outbreak.information@cirmservizi.it) a disposizione delle società di navigazione e dei loro equipaggi attraverso la quale è possibile ottenere informazioni sull’andamento dell’epidemia e sulle misure di prevenzione da attuare per ridurre il più possibile i rischi legati alla diffusione di malattie trasmissibili (definite anche malattie infettive).
Il servizio di counseling per e-mail di CIRM Servizi non sostituisce il servizio di assistenza telemedica marittima del C.I.R.M. (telesoccorso@cirm.it) a cui i comandanti di bordo dovranno rivolgersi per il trattamento di patologie che dovessero verificarsi ma vuole semplicemente offrire un servizio accurato di informazioni, riducendo anche l’intasamento che un insieme di richieste di assistenza e consigli medici può creare.

“Seppure a distanza, come i naviganti in mezzo al mare, il C.I.R.M. ha festeggiato i suoi 85 anni di vita; una storia costellata di successi, sconvolgimenti, passioni, coraggio, sfide per raccontare una missione che non si è mai interrotta. Anche oggi, in questo momento di tenebre per l’umanità, i medici del nostro Centro sono accanto alla gente di mare h24 per sostenere e curare chi è distante dalla terra, chi lavora tra le onde. La nostra mission continua per contrastare un nemico invisibile e tenere in vita una storia che è eccellenza italiana nel mondo, perché il nostro tricolore continui a sventolare accanto alla sigla C.I.R.M. perché la solidarietà tra i popoli sia realtà” commenta Amenta.  “Con più di centomila pazienti curati tra navi e aerei, con l’aver ricevuto o trasmesso più di 1 milione di messaggi medici ed avere affrontato migliaia di operazioni aeronavali, con decine e decine di ricerche e studi, con un libro corredato da foto storiche del nostro archivio, il C.I.R.M. prosegue nella propria opera di soccorso e assistenza telemedica. Siamo orgogliosi del nostro essere italiani e parte di una comunità internazionale, del nostro lavoro al servizio del bene comune.

Dal 7 aprile 1935 al 31 dicembre 2019 – data in cui è stata raggiunta la fatidica cifra di 100.000 pazienti – abbiamo preso in carico un numero ragguardevole di casi, il che pone il nostro Centro, in termini di valori assoluti, al top mondiale delle strutture di assistenza sanitaria a distanza. Dalla cifra media di 56 casi e 250 messaggi medici per anno nel periodo precedente la Seconda Guerra Mondiale, passiamo ad 811 e 9.543 messaggi per anno nel periodo tra il 1976 e il 1984. Nel decennio che va dal 1985 al 1994 tocchiamo 5.982 casi e 62.600 messaggi sanitari scambiati con navi che hanno avuto bisogno di assistenza. Nel nuovo millennio il C.I.R.M. ha assistito più di 56.000 pazienti, 2.824 in media ogni anno, e scambiato 407.000 messaggi medici. Dal 2012, l’attività subisce un’impennata: + 547 pazienti in cura rispetto all’anno precedente. Negli anni successivi il trend rimane in crescita costante con aumento medio dei casi annui del 10%. Negli ultimi cinque anni i numeri continuano a crescere: alle porte del 2020, il C.I.R.M. assiste in media 5.000 pazienti l’anno. Negli ultimi 20 anni il C.I.R.M. ha visto quintuplicare i ricoveri nel proprio ospedale virtuale, passando da 1.035 pazienti assistiti nel 2000 sino ai 5.670 nel 2019” sono le impressionanti cifre snocciolate.

Nel 2002 il C.I.R.M., con decreto congiunto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e del Ministro della Salute, è stato formalmente designato Centro Italiano responsabile dell’assistenza telemedica marittima (T.M.A.S., Telemedical Marittime Assistance Service), ai sensi della Circolare n. 960 in data 20 giugno 2000 dell’Organizzazione Marittima Internazionale (I.M.O.).

L’attività viene svolta in collaborazione col Centro Nazionale di Coordinamento per la Ricerca ed il Soccorso in mare (I.M.R.C.C.) identificato nel Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.

La ricerca, finalizzata al miglioramento della qualità dell’assistenza medica dei marittimi imbarcati, alla identificazione di possibili patologie professionali della gente di mare oltre al ben noto mesotelioma pleurico, ed allo sviluppo di nuove tecnologie anch’esse funzionali a rendere sempre più moderna ed efficiente la cura di patologie ed infortuni a bordo nave sono una componente caratterizzante della missione del C.I.R.M. Caratteristica che lo rende l’unico TMAS al mondo che si è dotato di un Dipartimento Studi e Ricerche e che, istituzionalmente, svolge ricerca di livello internazionale.

 
 

Practise food safety

Practise food safety ⇒ PRACTISE FOOD SAFETY

Hand Washing

Hand Washing ⇒ HAND WASHING

Coping with stress during the COVID – 19 outbreak

Coping with stress during the COVID – 19 outbreak ⇒ COPING WITH STRESS

Per un cibo sicuro

Per un cibo sicuro PER UN CIBO SICURO

L’importanza di lavarsi le mani

L’importanza di lavarsi le mani ⇒ COME LAVARSI BENE LE MANI

Come affrontare lo stress durante l’epidemia di Covid 19

Come affrontare lo stress durante l’epidemia di Covid 19 ⇒ COME AFFRONTARE LO STRESS

I consulti da lontano hanno (almeno) ottantacinque anni

La telemedicina non è figlia di Internet. È un’invenzione matura – ha ottantacinque anni – ed è nata nella stanzetta di un appartamento romano di via Torino

www.corriere.it
 
I consulti da lontano hanno (almeno) ottantacinque anni
Guglielmo Marconi (Museo delle Poste e telecomunicazioni/ANSA/DEF)

La telemedicina non è figlia di Internet. E non ha visto la luce nella Silicon Valley. È un’invenzione matura – ha ottantacinque anni – ed è nata nella stanzetta di un appartamento romano di via Torino. Era il 7 aprile 1935 quando il dottor Guido Guida, medico trapanese trasferitosi nella capitale, rispose per la prima volta alla ricetrasmittente che aveva acquistato con i propri risparmi e installato nello studio della casa in cui viveva. L’appello proveniva dal piroscafo Perla in navigazione al largo di Dakar, nell’Africa allora francese. L’appello giunse per marconigramma (in codice morse) alle 20 e 15. Dopo appena venti minuti vennero fornite le istruzioni che portarono alla guarigione del paziente. L’idea di dare assistenza gratuita alle imbarcazioni in navigazione nei mari di tutto il mondo era nata dopo una riunione tra colleghi tenutasi il 30 maggio dell’anno precedente, durante la quale Guida raccolse la disponibilità di una ventina di medici a prestare la loro opera senza alcun compenso. Aderì anche Guglielmo Marconi, che assunse la presidenza di quell’ente morale al quale venne assegnato il nome di Centro internazionale di radiocomunicazioni mediche (CIRM). Da allora l’attività si è sviluppata in maniera esponenziale, fino ad essere riconosciuta come «eccellenza» – nonché modello da imitare – in tutto il mondo, spostando le attività in una palazzina dell’Eur e non limitandosi più al volontariato. Dopo gli anni Cinquanta, il CIRM ha esteso i propri interventi, oltre che alle navi merci e passeggeri, anche agli aerei, passando dai marconigramma alle comunicazioni in fonia, ai telex, alla posta elettronica e infine ai cellulari e ai telefoni satellitari. Si stima che, da quel lontano 1935, quasi centomila pazienti abbiano ricevuto assistenza medica a distanza con quasi un milione di messaggi scambiati per fornire cure e consigli. Il CIRM ha attivato oltre quattromila missioni aeronavali di soccorso ed è diventato il modello da imitare per le missioni spaziali e per quelle in Antartide.

Compie 85 anni il CIRM, l’ospedale a distanza che cura tutti i naviganti del mondo

Una grande eccellenza italiana: è il Centro Internazionale Radio Medico che presta assistenza a chiunque si trovi in mare: h 24, 365 giorni l’anno, gratuitamente. E che ora è sul fronte contro Covid 19

Un'operazione di soccorso in mare del CIRM negli anni Settanta

Un’operazione di soccorso in mare del CIRM negli anni Settanta

C.I.R.M è una sigla che conosce bene chi lavora in mare. C.I.R.M è l’acronimo di Centro Internazionale radio medico, una delle grandi eccellenze del nostro Paese che da 85 anni cura, assiste, protegge e sostiene chiunque si trovi in mare. In tutti i mari del mondo: le grandi navi, i pescherecci, i migranti, i lavoratori delle piattaforme petrolifere, i diportisti e perfino il personale degli aerei.
Ieri con i marconigrammi, oggi con la Rete, i telefoni satellitari. Chiunque abbia un problema di salute, chiunque abbia bisogno di aiuto, non è solo con il C.I.R.M: basta chiamare il numero 390659290263 o inviare una email a telesoccorso@cirm.it

Dall’altra parte vi risponderà un vero e proprio ospedale a distanza. Uno staff medico in servizio h 24, 365 giorni l’anno. Un servizio assolutamente gratuito a differenza delle altre strutture di questo tipo presenti nel mondo che si attivano ma solo a pagamento.
Oggi il C.I.R.M. festeggia i suoi 85 anni di vita. 
Era il 7 aprile del 1935 quando dal piroscafo Perla in navigazione nell’Oceano Atlantico, a largo di Dakar, giunse la prima richiesta di soccorso al C.I.R.M., la formidabile idea del professor Guido Guida, medico, scienziato e benefattore. Spiegano dal Centro, il cui primo Presidente fu Guglielmo Marconi, il padre della radio: “La nostra mission continua oggi più che mai anche per contrastare un nemico invisibile, il Covid 19, per tenere in vita una storia che è eccellenza italiana nel mondo, perché il nostro tricolore continui a sventolare accanto alla sigla C.I.R.M. perché la solidarietà tra i popoli sia realtà. Ora più che mai”.
Con oltre 100mila pazienti seguiti, con decine e decine di ricerche e studi, il C.I.R.M. prosegue nella propria opera di soccorso e assistenza telemedica.

Dal 7 aprile 1935 al 31 dicembre 2019 il C.I.R.M ha ricevuto o trasmesso più di un milione di messaggi medici, affrontato migliaia di operazioni aeronavali.
Il numero ragguardevole di casi curati pone il Centro, in termini di valori assoluti, al top mondiale delle strutture di assistenza sanitaria a distanza.

Nel 2002 il C.I.R.M., con decreto congiunto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e del Ministro della Salute, è stato formalmente designato quale Centro Italiano responsabile dell’assistenza telemedica marittima (T.M.A.S., Telemedical Marittime Assistance Service). Un lavoro senza riflettori portato avanti con abnegazione e sacrifici e con il supporto del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.

Il servizio di assistenza è espletato da un numero variabile di medici che sono immessi in un servizio continuativo di guardia 24 ore su 24.
Il Medico di Guardia riceve il messaggio di richiesta dalla nave e fornisce le istruzioni del caso, fissando appuntamenti, più o meno ravvicinati, a seconda della gravità della patologia da assistere.
In caso di necessità il medico può avvalersi del parere di consulenti, specialisti nelle varie branche della medicina, che vengono interpellati in caso di patologie di notevole complessità o che richiedano una particolare specializzazione.

Per ogni paziente è compilata una cartella personale nella quale sono annotati i principali dati anamnestici. A seconda della gravità del caso e della posizione della nave, che viene periodicamente aggiornata seguendo la rotta, può essere consigliato al comandante di effettuare diversioni della rotta per sbarcare o far visitare il paziente nel porto più vicino dotato di attrezzature.

Dal C.I.R.M, che ha sede a Roma, concludono”: “Anche in questo momento di tenebre per l’umanità, il nostro Centro è accanto alla gente di mare, h24, per sostenere e curare chi è distante dalla terra, chi lavora tra le onde. Di questo siamo orgogliosi: del nostro essere italiani e parte di una comunità internazionale. Del nostro lavoro al servizio del bene comune”.

E allora buon compleanno C.I.R.M. A vele spiegate.

Fonte : www.globalist.it 6 aprile 2020

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi